Gregor Gregor Bajt (1977) è cresciuto a Nova Gorica, in Slovenia, e ha conseguito la laurea in arti visive presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, in Italia. Ha approfondito gli studi artistici presso l'Università dell’Idaho (USA), il Wales Institute dell’Università di Cardiff (UK) e la scuola Arthouse di Lubiana (Slovenia). Alla ricerca di comprensione dopo la fine forzata di una promettente carriera nell’atletica – che gli era valsa una borsa di studio ad Harvard – ha trascorso diversi mesi viaggiando e meditando in luoghi remoti d’Europa, accompagnato dal monaco buddista venerabile Sujiva. Il tempo scorreva veloce, mentre il cambiamento accadeva in attimi che sembravano eterni. In seguito ha lavorato nel settore cinematografico e dei videogiochi, con esperienze anche a Hollywood. Le numerose domande interconnesse nate da queste esperienze di vita "uniche" hanno costituito le fondamenta del suo approccio alla pedagogia per adulti, alla fotografia e alla cinematografia. Le sue esperienze lavorative includono collaborazioni con direttori artistici, atleti professionisti, troupe cinematografiche, artisti digitali, insegnanti e bambini.
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Gregor Bajt ha conseguito un titolo post-laurea in pedagogia presso la Scuola Waldorf Rudolf Steiner di Lubiana, Slovenia, durante un'esperienza lavorativa di otto anni nel campo dello sviluppo umano e dell'educazione.
Il lavoro di Bajt si basa su una prospettiva che considera la condizione umana come qualcosa che non può essere completamente osservata attraverso una semplice linea temporale storica. Per questo motivo, il concetto di formazione continua è diventato il nucleo della sua ricerca. “È una visione che include l’ultima volontà di María Zambrano, filosofa dell’aurora, in cui parla di un tempo privilegiato, quando la luce non è ancora ardente e la calma è trattenuta dentro di sé, tutto appare come un omaggio al tempo.”
Corriere della Sera, giornalista Giovanna del Bon, in un’intervista all’artista Gregor Bajt sul suo film documentario Le Luci di Venezia.La carriera fotografica di Bajt è iniziata attraverso campagne solitarie e prolungate in luoghi remoti e parzialmente isolati. La testardaggine è diventata uno strumento per mappare la comprensione, mentre i viaggi sono serviti come esperienze spirituali, profondamente legate a se stesso. Tuttavia, per sua natura, la fotografia di Bajt suggerisce una lettura visiva più profonda, che va oltre l’idea della luce speciale, del tempo, o del sé.
Le sue esperienze professionali includono collaborazioni con:
la galleria BBA a Berlino, la Galleria Michela Rizzo a Venezia, la Galleria Hest a Lubiana, la Galleria del Festival a Bled, il Museo Regionale di Dolenjska, il Castello di Lubiana, nonché partecipazioni a festival cinematografici a Venezia, Cagliari, Mestre, Lubiana, Maribor, Bled… e collaborazioni con Fox Universal Studios, USA.